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13 Settembre 2021Sono tre le istruttorie che il Garante della Privacy ha inteso avviare nei confronti di due iniziative di altrettanti Corpi di Polizia Locale e di una Azienda USL per l’utilizzo dei droni.
Una richiesta attiene al fatto che l’Ente, oltre ai droni già in servizio presso la Polizia Locale, avrebbe manifestato l’intenzione di procedere ad ulteriori utilizzi, in particolare per poter verificare eventuali assembramenti che possano essere ritenuti
incompatibili con le restrizioni imposte a causa della pandemia da COVID-19.
Un’altra richiesta, invece, attiene alla dotazione alla Polizia Locale di un cospicuo numero di droni, a far data dai prossimi mesi, per il monitoraggio ed il controllo del territorio cittadino.
L’ultima richiesta di informazioni è stata inviata ad una Azienda Usl per verificare se l’utilizzo di un drone per rilevare la temperatura corporea delle persone presenti in spiaggia sia compatibile con il corretto trattamento dei dati personali, anche di tipo sanitario.
E’ bene ragionare, e soprattutto far ragionare il politico di turno, sul fatto che i droni non sono giocattoli e devono adeguarsi a variegate e stringenti normative, non ultima la privacy delle persone e il susseguente rispetto della normativa in materia di trattamento dei dati.
E’ appena il caso di rammentare le principali regole decise dall’ENAC in merito all’uso dei droni.
Le regole per il volo e l’acquisto dei droni dipendono solo in minima parte dal peso, sono previste norme differenti per mezzi con peso inferiore ai 2 kg, con peso inferiore ai 25 chili e per mezzi con peso superiore ai 25 kg. Per quanto riguarda le distanze massime va detto che il drone non può volare a più di 500 metri di distanza dal pilota con una quota massima di 150 metri di elevazione.
Ogni drone deve volare ad almeno 5 chilometri di distanza da un aeroporto. E ovviamente è impedito il volo nelle zone ATZ (Aerodrome traffic zone), che sono le aree in cui il traffico aereo è riservato ai soli voli in partenza o atterraggio dall’aeroporto.
Per rispetto della privacy e dei regolamenti comunali è proibito sorvolare sopra una folla di persone.
Per operare con droni dal peso inferiore ai 2 kg è sufficiente conseguire l’attestato di volo e superare una visita medica presso un centro riconosciuto. Mentre per usare droni con peso inferiore ai 300 grammi e con una velocità massima di 60Km/h basta inviare la documentazione necessaria all’Enac. Per droni con peso superiore ai 2 kg e per usare il velivolo in condizioni critiche (durante calamità, eventi, o particolari condizioni climatiche) il pilota dovrà seguire un iter periglioso che potrebbe essere assimilabile a quello per conseguimento della patente di guida.
La licenza di pilota per droni è necessaria solo se si vuole pilotare un drone con massa superiore ai 25 chilogrammi e il pilota deve essere maggiorenne e avere un’idoneità psicofisica.
Inoltre, deve dare dimostrazione di possedere conoscenze aeronautiche nonché di essere in grado di condurre un Aeromobile a Pilotaggio Remoto. Il riconoscimento delle competenze è certificato tramite un attestato di pilota o licenza di pilota di APR a seconda dei casi. Va rammentato da ultimo che per effettuare durante fasi delicate di eventi, o il volo in ambito urbano è necessario contattare l’Enac e richiedere il diritto al volo. Fermo restando che sono vietati sorvoli di assembramenti di persone, cortei, manifestazioni sportive o inerenti forme di spettacolo.
a cura di: Dott. Cino Augusto Cecchini