LA MANCATA COPERTURA ASSICURATIVA R.C. NON PUO’ ESSERE OGGETTO DI SANATORIA
17 Novembre 2021Se il ciclista cade per una buca ma conosce le condizioni della strada non ha diritto al risarcimento
19 Novembre 2021Ciao Carmine, desidero ricordare la cerimonia religiosa che ti ha accompagnato alle porte di Dio e che ha celebrato la tua persona.
Una folla di cittadini, amici, amministratori e colleghi tra i quali noi di Anvu hanno desiderato essere presenti per darti il loro saluto, una toccante cerimonia che ha visto il nostro referente Anvu comandante Luca Montanari predisporre per te Il picchetto in segno di rispetto e di saluto.
Anvu è vicina ai tuoi familiari, a Maria e Michela. ai tuoi parenti e a tutti i tuoi cari, alla tua collega Erika che ora vivrà il vuoto della tua presenza sul luogo di.lavoro.
Le belle parole espresse dal tuo Sindaco hanno evidenziato il valore che ti era riconosciuto come uomo in divisa, attento alla sua comunità ma soprattutto alla sua famiglia. Mi piace qui ricordare parte del contenuto delle parole espresse dal Sindaco Marco Moca durante la Santa Messa:
Caro Comandante, come mi piaceva chiamarti, non per prenderti in giro, ma perché la tua Mole mi portava a rivolgermi a te con un nome altisonante da riempire la bocca, ci hai fatto proprio un bello scherzo.
Tu che sei stato sempre al servizio di tutti, in ogni occasione, emergenze,feste ,ordinaria amministrazione, oggi hai voluto, ci hai convocato affinché fossimo tutti qui per te. Beh lo avremmo fatto per qualcosa di diverso, ma hai voluto così. Ci sembra tutto irreale, a chi mi chiede:… Ma è possibile così in pochi mesi?. Tipico tuo che dovevi risolvere tutto in breve tempo. Ricordo ancora quando ancora
quando Erika mi ha chiamato la mattina del 24 maggio per avvisarmi che avevi avuto qualche problema e ti aveva accompagnato al pronto soccorso punto Conoscendoti per andarci avremmo dovuto capire subito che qualcosa non andava. Ma tu sempre pronto a sdrammatizzare. Sei stato un lavoratore indefesso, instancabile, innamorato del proprio lavoro del proprio ruolo della propria divisa. Hai posto al primo posto il comune e successivamente l’unione dei comuni. Avevi un sacro rispetto della legge e non perché eri un tutore dell’ordine, ma perché lo sentivi dentro come persona. In tanti possono raccontare che quel tuo aspetto, apparentemente burbero, nascondeva in realtà un gran cuore. Hai fatto del tuo credo la prevenzione e non la repressione. In diverse situazioni passavi per il paese e al concittadino dicevi:” non ho visto niente” e lui capiva che doveva mettersi in riga. Ovviamente c’è stato chi non capiva e tu lo sanzionavi, giustamente.
In ogni situazione emergenziale se stato in prima fila, sisma, nevicate, incendi, fino all’ultima che stiamo ancora vivendo… sempre disponibile, uscivi la mattina presto per tornare a casa la sera, perché il tuo paese aveva la priorità. Su di te ho potuto sempre contare, tutti i tuoi colleghi hanno potuto contare su di te. Ti sei dato anima e corpo anche la tua associazione non posso dimenticare che hai dato tanto anche allo sport. Hai organizzato squadre di calcetto, hai dato spazio alla tua passione per le biciclette, passione lasciata Ora ai tuoi familiari hai amato profondamente il tuo lavoro la tua divisa ma lo amavi, amavi perché amavi il tuo paese. Ecco sei un esempio di come si debba amare il proprio paese anche attraverso il proprio lavoro. Tutti quanti noi dobbiamo prenderti come esempio fulgido di onestà obbligazione serietà fedeltà punto Questo è il periodo dove ci mettevamo tavolino per organizzare, nella speranza di non doverlo mettere in pratica punto sempre a controllare il meteo. Perché tu eri anche il responsabile della protezione civile punto caro Carmine mi hai insegnato tanto. E non sono frasi di circostanza. Ho apprezzato tanto la tua capacità di ascolto il parlare al momento giusto. Non nego che ci siamo scontrati varie volte ma sempre nel rispetto reciproco, nella normale dialettica, poi insieme provavamo una soluzione punto da tutore per le forze dell’ordine si è sempre riuscito a governare le emozioni. Erika dice che lo hai insegnato anche a lei ma sono convinto che quanto non ti vedeva nessuno ti lasciarmi andare. Sei stato una colonna del nostro comune, del nostro paese. A noi il compito di tramandare tutto ciò che ci hai insegnato, tutto ciò per cui ti sei battuto. Per continuare il tuo lavoro punto Ciao Comandante. Un abbraccio.
A Maria e Michela, affinché queste bellissime parole siano loro di conforto, ed a loro va il mio abbraccio.
Silvana Paci Presidente Nazionale ANVU