Furto aggravato con la riforma Cartabia
13 Novembre 2023P.G. FACOLTA’ DI NON RISPONDERE DA PARTE DELL’INDAGATO. ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE
19 Novembre 2023COMUNICATO DEL PRESEIDENTE NAZIONALE ANVU
Nel Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2023, il Governo ha licenziato due provvedimenti da portare all’approvazione delle Camere:
-uno relativo al disegno di legge per la tutela delle “forze di polizia” dalle aggressioni
-l’altro afferente alla bozza di “legge-delega” per giungere attraverso un successivo decreto legislativo alla cosiddetta “riforma dell’ordinamento della Polizia Locale”.
ANVU non vuole “fasciarsi la testa prima di rompersela”, evitando di esternare fin d’ora il suo “pensiero”, ma manterrà alta la sua attenzione per contrastare possibili criticità che al momento appaiono.
Il primo dei due atti desta però preoccupazione già dal titolo visto che cita solo le “forze di polizia”, ben sapendo che una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che esse sono unicamente quelle statali (anche se noi di ANVU abbiamo validi motivi e argomentazioni per pensarla differentemente).
Il timore dunque è che, come al solito, a parità di funzioni di polizia svolte sul territorio, si vadano a prevedere tutele solo per i colleghi dello Stato.
Il testo del provvedimento non è stato ancora reso disponibile, ma appena pronto ANVU vigilerà attentamente affinché in esso si parli di tutti, diconsi “tutti”, i tutori dell’ordine, polizia locale inclusa.
Il secondo dei due atti, anch’esso non ancora disponibile nella sua stesura definitiva approvata dal Governo, sarà fatto oggetto di un’attenta analisi da parte di ANVU poiché anche le prime dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell’Interno in sede di conferenza stampa, appaiono come non propriamente corrispondenti alle tante rivendicazioni avanzate dalla categoria.
Il timore è nondimeno “doppio” poiché il testo di legge-delega potrebbe già partire in modalità insoddisfacente in rapporto alle istanze e alle esigenze della polizia locale del XXI secolo, a ciò aggiungendosi il fatto che in sede di esercizio della delega (cioè di concreta stesura del decreto legislativo finale), i “soliti” burocrati, ai quali verosimilmente sarà attribuito il compito di scrivere la riforma, potrebbero lavorare ancor più al ribasso, rispondendo alla solita vecchia e ripetitiva logica che la polizia locale debba essere “compressa ai minimi termini”.
ANVU vigilerà attentamente anche su questo aspetto, battendosi in tutte le sedi e insieme a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della categoria.
Se Riforma deve essere, sia una vera Riforma CHE CORRISPONDA ALLE REALI ASPETTATIVE DELLA POLIZIA LOCALE ED IN FAVORE DELLA TANTO DECANTATA SICUREZZA, DELLA QUALE OGNI GIORNO SI PARLA E CHE GLI STESSI CITTADINI CHIEDONO A GRAN VOCE.
Una Riforma che valorizzi il lavoro e l’impegno delle donne e degli uomini che indossano la divisa della Polizia Locale.
Dopo tanti anni di attesa sarebbe ingiusto e discriminante continuare a “tradire” la categoria come è avvenuto fino ad oggi.
Ad ogni buon conto ANVU resta ancora fermamente convinta che la miglior riforma dell’ordinamento della polizia locale sia quella di intervenire direttamente sulla legge 65/1986, attraverso piccole ma chiare e incisive modifiche a “costo zero”, modifiche che ANVU già da tempo ha elaborato, inviando il relativo testo anche all’attuale Governo ed allo stesso Ministro Piantedosi, nella speranza che tale lavoro possa dare un contributo positivo sia alla sicurezza del nostro Paese sia al futuro della categoria.
Vi terremo costantemente informati.
Ad Majora.